Transiberiana D’Abruzzo

La ferrovia Sulmona Isernia vede il suo primo convoglio regolare il 18 settembre 1897, giorno dell’apertura al pubblico di quella che sarà una linea dalle tormentate vicende. Da “ramo secco” e quindi improduttivo a ferrovia turistica con panorami unici e caratteristiche tecniche che la fanno considerare un capolavoro di ingegneria ferroviaria. L’intero percorso raggiunge una lunghezza di 128,73 km di cui 25 in 58 gallerie, la più lunga misura 3.109 metri e attraversa il Monte Pagano al confine tra Molise e Abruzzo. Distrutta fra il 1943 e il 1944 dai tedeschi fu ricostruita e riattivata il 9 novembre 1960. Negli anni ottanta la ferrovia cade vittima della politica dei “rami secchi”. Tra il 1994 e il 1995 vengono chiuse le biglietterie, e varie stazioni declassate a semplici fermate. La linea ferroviaria Sulmona-Isernia (oggi Sulmona-Carpinone), è tra le più belle del nostro Paese e forse del mondo, come dichiara Skyscanner che, nel 2016, conferisce il secondo posto tra le 10 linee ferroviarie più belle in assoluto subito dopo il “California Zephyr Train” negli Stati Uniti e prima del “Tunnel of love Train” in Ucraina.
Dopo tante vicissitudini, proteste, studi e battaglie, nel maggio 2014 la ferrovia è oggetto di manutenzione e finalmente di riapertura in chiave turistica. Viene inserita all’interno del progetto nazionale “Binari Senza Tempo” della Fondazione FS Italiane, insieme ad altre tratte da Nord a Sud del paese caratterizzate da particolare interesse storico e paesaggistico.

Dal novembre 2014 l’associazione culturale “Le Rotaie” in collaborazione con la Fondazione FS, organizza viaggi in treno storico.   Programma pdf, Le Rotaie